mercoledì 17 settembre 2008

Un silenzio assordante


Ora che le priorità sembrano essere prostitute da nascondere, migranti da rinchiudere e compagnie di bandiera da salvare/svendere, non c'è più spazio per le vicende di Roma-Napoli su giornali e tg.
Gli ultras restano fuori dagli stadi, le carrozze di Trenitalia tornano ad essere infestate da insetti ben più aggressivi dei napoletani.
Cosa è successo a Roma? Il Belpaese si sta disabituando alla verità. Qualcuno vuole ancora sapere.
Così Antonio Corbo sul suo blog:
"Sta per concludersi una bella storia italiana. Paga chi non ha commesso nulla: innanzitutto gli abbonati delle Curve, poi i tifosi che hanno meno soldi e speravano di acquistare il biglietti dei settori un tempo definiti popolari, infine il Napoli.
Non paga la città di Napoli, perchè i suoi prezzi sono molto più alti, e diversi. E’ governata da politici che si sono rincorsi nel diffondere anche stavolta dichiarazioni banali. Fondate sul vento. Qualcuno ha anche dichiarato che è stata sporcata l’immagine della città. Davvero? E chi per 14 anni la stessa città ha sepolto sotto lo scandalo dei rifiuti?
Bene, dopo giorni di manovre e giravolte, di notizie gonfiate e fuorvianti, in un divertente carosello per coprire errori e responsabilità, si arriva quasi alle conclusioni.
1) Gli Ultras, presentati come diavoli, rischiano la beatificazione. Evitatemi almeno questo choc.
Ci si accorge che non hanno mai devastato il treno, dopo averne atteso per 5 ore la partenza; che hanno viaggiato come sui vagoni diretti ai lager nazisti, in 4mila dove c’era posto per meno di mille; che hanno subìto di tutto, dallo stop di 14 minuti in un tunnel ed una serie di fermate impreviste e inspiegabili. Si sarebbero ribellate anche le stigmatine, le orsoline e le sorelle di Cristo Re. Si scopre che le aste apparsee in tv non erano spranghe ma asticelle di plastica delle bandiere. Che all’Olimpico sono stati fatti passare senza il controllo dei biglietti, all’inizio del secondo tempo.
2) Trenitalia che aveva denunciato le devastazioni e 500mila euro di danni non ha ancora presentato il treno distrutto. L’Intercity Modigliani è sparito? O le sue carrozze, nonostante i 500mila euro di danni, possono svolgere regolare servizio?
3) Il Napoli deve giocare in uno stadio semichiuso, anche perché il suo legale ha impostato il ricorso su un presunto errore di forma nella sentenza. In punto di diritto trascurando il merito. Non ha smontato le accuse. Che andavano invece verificate in una indagine difensiva. Un penalista di medio livello avrebbe svolto la sua parte con migliore esito. Possibile che i blog dei tifosi non abbiamo suggerito almeno un dubbio?
4) La camorra non c’entra, ha lealmente dichiarato il procuratore Lepore. Ancora una volta la camorra era stata usata come alibi. Si scopre che su 3.096 persone 800 hanno precedenti penali. E allora? E’ la media che più o meno si rileva se andiamo in pizzeria, a teatro o in chiesa. Napoli è questa. Non risulta però che siano sfasciati forni, palcoscenici e altari. Bisogna dire che cosa hanno combinato gli Ultras. Ma la verità. Punto per punto. Non basta dire che c’erano i camorristi tra i tifosi per sostenere un bilancio tragico di devastazioni e incidenti.
Dopo tanti articoli sul teppismo, contro hooligan e Ultras,non avrei immaginato di doverli un giorno difendere. In un calcio e in una società che non vogliono cambiare. Chi dirige è sempre nel giusto, nonostante errori, omissioni, complicità. Chi è Ultras invece delinque sempre, per definizione.
E’ la storia di un’Italia sottosopra. Almeno questa. Ma ho esagerato?"
Luca

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)