sabato 13 settembre 2008

Roma-Napoli, il momento delle scuse

In un Paese normale, questo sarebbe il momento delle scuse.
Ma il nostro non è un Paese normale. Il nostro è il Paese in cui ogni pitbull assale un bimbo fino a quando i media lo volgiono. Il nostro è il Paese in cui ogni giorno c'è un pirata della strada fino a quando i media lo vogliono. Il nostro è il Paese in cui ogni migrante è un clandestino ed ogni clandestino violenta una donna fino a quando i media lo vogliono. Il nostro è il Paese in cui in ogni aula scolastica c'è un intollerabile episodio di bullismo fino a quando i media lo vogliono.
Il nostro è il Paese in cui tremila supporters napoletani assediano, devastano, assaltano perchè i media vogliono così.
A volte, tuttavia, la verità fa il suo corso e pian piano viene a galla fino a rappresentare una realtà diversa da quella che ci hanno raccontato. E così, dopo gli assedi mai avvenuti e gli assalti mai sferrati, viene fuori che anche delle devastazioni non c'è traccia.

E' notizia di oggi che, in merito ai fatti di domenica 31 agosto, non si tratterebbe di devastazione ma di singoli episodi di danneggiamnto (il condizionale è d'obbligo, direbbe qualcuno). Anche sui danni, il capitolo spese sarebbe tutto da rivedere.

Così su Il Mattino di oggi:
"La stima tracciata al termine delle indagini di Polizia Scientifica e Digos ridimensionano di gran lunga quella tracciata da Trenitalia il giorno dopo l'assalto all'intercity prtito da Roma per Napoli".

Evidentemente, certe "verità mediatiche" sono difficili da confutare se si continua comunque a parlare di assalto.

"Senza voler ridimensionare la gravità dell'episodio, dall'informativa sui fatti del 31 agosto ricevuta dal PM Ardituro che si occupa dell'inchiesta, emerge una stima dei danni di gran lunga differente: finestrini rotti, sediolini sfregiati ma nulla di assolutamente irreparabile. Tanto che alcune carrozze sono state usate il giorno dopo per altri viaggi".

Naturalmente, la notizia è relegata in un trafiletto delle pagine sportive.

Il divieto di trasferta resta così come restano le curve chiuse. La verità, per chi ha ancora la voglia e la forza di cercarla, viene faticosamente fuori.
Luca

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ultras del Napoli aveno distribuito volantini in tutto il san paolo la settimana prima della partita dicendo di partire tutti in treno e sconsigliando vivamente altri mezzi di trasporto, questo perchè volevano impedire incidendi lungo la stada

Erano andati da trenitalia in presenza del questore di napoli e della polfer chiedendo loro alcuni vagoni separati per la trasferta e pagando regolarmente il biglietto come così è stato

La risposta di trenitalia: con gli ultras non vogliamo nemmeno parlarci

Anzi, udite, udite trenitalia ha continuato a sfornare biglietti per il treno delle 9.30 iin partenza da napoli nonostante i posti per quel treno fossero esauriti e fancedo mischiare gente comune con gli ultras che come tutti erano muniti di regolare biglietto

per poi non parlare di alrti dettagli come i 500 mila euro di danni inesistenti e come le cariche insensate della celere romana al ritorno degli ultras napoletani verso casa.

quete verità verranno insabbiate come il caso raciti (ucciso dai suoi stessi colleghi e non da un 17enne incriminato senza prove) e come il caso spaccarotella ( assassino di Gabriele) che non si è fatto un' ora di carcere ma è stato trasferito e tutt'oggi lavoran nella polfer di santa maria novella a firenze

L'OMICIDIO DI GABRIELE GRIDA GIUSTIZIA !!!!!!!!

L'italia è il paese della vergogna

Basta criminalizzare gli ultras e sono tutti contenti... ora arriva anche la boiata delle celle negli stadi... sempre più Sadio/Stato di polizia! Che schifo